
Il rosmarino è una pianta aromatica perenne, molto amata per il profumo intenso e la sua capacità di insaporire piacevolmente le pietanze culinarie. Originario della macchia mediterranea, cresce spontaneamente in ambienti soleggiati e terreni ben drenati. Tuttavia, nonostante la sua rusticità, può capitare che il rosmarino appaia sofferente e non cresca. Ecco perchè.
Condizioni ottimali per la crescita del rosmarino
Il rosmarino predilige l’esposizione in pieno sole poiché è una pianta tipica della macchia mediterranea. Esso necessita di almeno sei ore di luce solare diretta al giorno per crescere in modo rigoglioso e vigoroso. Se l’ambiente è ombroso e la luce scarseggia la pianta cresce più lentamente e presenta foglie pallide e meno aromatiche.

La scarsa esposizione al sole aumenta anche le probabilità di sviluppare malattie fungine. Il rosmarino tollera bene le alte temperature e la siccità ma è vulnerabile alle gelate intense e prolungate. Nelle zone con inverni rigidi, si consiglia di proteggere il rosmarino con tessuto non tessuto o di riporre il vaso in un ambiente più riparato.
Da considerare che la pianta, durante l’estate, può entrare nella fase di estivazione, riducendo temporaneamente la crescita. anche una buona ventilazione è necessaria per far sì che la pianta cresca e si riduca il rischio di comparsa di malattie. Occorre evitare di collocare il rosmarino in angoli troppo chiusi, non arieggiati e troppo umidi.
L’importanza del terreno
Il rosmarino vuole un terreno ben drenato, leggero e sabbioso. Infatti, se il terreno è argilloso o troppo compatto l’umidità ristagna con il rischio di sviluppo di malattie e marciumi. Tuttavia, si può migliorare la qualità del suolo aggiungendo sabbia o ghiaia per favorire il drenaggio. Per il rosmarino in vaso si utilizza un terriccio specifico per piante aromatiche.

Il rosmarino predilige un terreno dal pH neutro o leggermente alcalino. Un eccesso di acidità può compromettere l’assorbimento delle sostanze nutrienti dal terreno. In caso di dubbi, è opportuno procedere con un test del suolo per individuare le sue caratteristiche chimiche e adottare le misure correttive necessarie con trattamenti mirati.
Infine, è importante evitare un uso eccessivo di fertilizzanti, in particolare quelli ad alto contenuto di azoto, che possono favorire una crescita eccessiva della pianta a discapito delle capacità aromatiche. Occorre procedere con una concimazione moderata con fertilizzanti a lenta cessione per fornire un supporto lento e graduale alla crescita della pianta.
La gestione delle irrigazioni
Il rosmarino è una pianta aromatica caratterizzata da una buona capacità di resistenza alla siccità e teme i ristagni di acqua. Un’eccessiva irrigazione può causare elevati livelli di umidità e ristagni idrici che comportano la comparsa di malattie fungine e di marciume alle radici. E’ opportuno annaffiare il terreno solo quando è completamente asciutto.

bisogna evitare di bagnare le foglie e i fiori. Durante il primo anno di vita, il rosmarino necessita però di irrigazioni più frequenti per favorire l’attecchimento e lo sviluppo delle radici. Dopo le annaffiature possono essere diminuite di frequenza, procedendo solo in caso di siccità. In inverno le irrigazioni devono essere ulteriormente ridotte.
Per il rosmarino coltivato in vaso è fondamentale assicurarsi che il contenitore sia dotato dei fori di drenaggio per favorire il deflusso di acqua ed evitare i ristagni idrici che causano marcescenza delle radici e lo sviluppo di malattie fungine. Attenzione anche ai ristagni nel sottovaso perché un eccesso di umidità può essere letale.
Potatura e cure per la crescita del rosmarino
La potatura del rosmarino è un’operazione da effettuare per mantenere la pianta compatta, ordinata e disciplinata e per stimolare la produzione di nuovi germogli, quindi la sua crescita. In primavera va effettuata una leggera potatura, rimuovendo i rami secchi e danneggiati e accorciando quelli troppo lunghi. Evitare di potare eccessivamente.

La raccolta regolare dei rametti da impiegare in cucina è fondamentale perché stimola la crescita di nuovi getti e favorisce la salute della pianta. Tuttavia, occorre moderazione ed evitare di asportare tanti rametti in una sola volta perché questo determina uno stato di stress per la pianta. L’eliminazione dei fiori appassiti prolunga la fioritura.
In conclusione, gestire attentamente tutti gli aspetti che abbiamo descritto permette di evitare gli errori più comuni che possono bloccare la crescita del rosmarino. In caso di problemi di crescita, è bene verificare le condizioni ambientali e le pratiche di coltivazione per intervenire tempestivamente con le adeguate misure correttive per avere un rosmarino rigoglioso e vigoroso.