
Sei un amante delle piante bulbose? Non è poi così difficile capire il perché! Questa tipologia di piante è particolarmente apprezzata per la fioritura vigorosa e prorompente e per la formazione di fiori dai colori intensi e dalla forma particolare, in alcuni casi. Scopri come piantarli al meglio, per avere fioriture spettacolari!
Piante bulbose: di cosa si tratta?
Tra le protagoniste indiscusse di giardini, terrazzi, balconi e altri spazi esterni figurano sicuramente le piante bulbose. La loro fioritura spettacolare e le caratteristiche particolari nella forma dei fiori, nella loro colazione e nella loro varietà le rende ottime piante ornamentali, apprezzate in tutto il mondo. Inoltre, la loro adattabilità in vaso e in terra le rende ideali in più situazioni.

Dal punto di vista botanico, si tratta di specie vegetali perenni che, a differenza di altre, presentano un organo sotterraneo deputato alla concentrazione e alla riserva di nutrienti essenziali per la crescita della pianta chiamato, appunto, bulbo. Insomma, il bulbo non è altro che un “magazzino” di stoccaggio delle piante bulbose.
La presenza del bulbo consente, infatti, alle piante di mantenere in un piccolo volume un gran numero e una gran quantità di sostanze nutritive in maniera tale da sopravvivere a periodi sfavorevoli, come il periodo freddo invernale o le estati siccitose, per poi, in presenza di condizioni favorevoli, rigermogliare. Questo avviene soprattutto nel periodo primaverile.
Le caratteristiche delle piante bulbose
Come abbiamo già detto nei paragrafi precedenti, la caratteristica primaria delle piante bulbose è rappresentata dalla presenza di un organo ipogeo di riserva, il bulbo. Questo, però, non rappresenta l’unico aspetto in comune tra le varie specie in questione. In effetti, le piante bulbose generalmente effettuano una fioritura stagionale, breve ma intensa.

Inoltre, le varie specie bulbose sono in genere caratterizzate da crescita rapida e vigorosa che permette di far verificare in pochi giorni la fioritura, a partire dalla germogliazione. Adattabilità e resistenza sono altre due caratteristiche imprescindibili di questa tipologie di piante: esse si adattano ai vari substrati, riuscendo spesso a fiorire, anche in assenza di cure.
Per concludere la carrellata di esempi che caratterizzano la tipologia di vegetali oggetto di questo articolo, possiamo citare la necessità, per esse, di andare incontro ad una o più fasi di riposo vegetativo, grazie alla presenza del bulbo stesso, nei periodi “estremi” come l’inverno, freddo e rigido, e l’estate, calda e siccitosa.
Scopri come piantare i bulbi in primavera!
Ci sono bulbose e bulbose: alcune dovrebbero essere piantate nel periodo autunnale per fiorire nel corso della primavera successiva mentre altre dovrebbero essere piantate nel periodo primaverile per fiorire all’inizio dell’estate. Quest’ultimo caso è quello di nostro interesse. Iniziamo subito, cercando di spiegare come piantare i bulbi al meglio.

Il primo passo per avere delle fioriture spettacolari è assicurarsi che i bulbi in nostro possesso siano di buona qualità, sia nel caso si siano acquistati da poco sia nel caso in cui siano bulbi che abbiamo espiantato. Essi, per essere sani, dovrebbero apparire sodi, turgidi e privi di aree muffite o marce.
Ora che hai scelto i tuoi bulbi migliori, puoi cercare una zona adatta per inserirli nel terreno: questa varierà in base alle esigenze della pianta, in termini di esposizione soprattutto. Anche il terreno dovrebbe ricalcare ciò di cui la pianta necessita. In genere, è consigliabile prediligere suoli sciolti, drenanti e ricchi di sostanza organica.
E ancora…
Una volta che hai operato la scelta dei bulbi, del punto in cui piantarli e che hai valutato quale sia il substrato di coltivazione migliore, puoi iniziare a preparare il terreno creando delle buchette profonde circa 20 cm, eliminando eventuali sassi, pietre e radici e aggiungendo del compost, in caso di necessità.

Inserisci adesso, in corrispondenza di ogni buchetta, un singolo bulbo, con il ciuffetto apicale rivolto verso l’alto e la parte più panciuta rivolta verso il basso. Nel caso in cui tu abbia difficoltà ad individuare il verso giusto di impianto, puoi porlo in maniera laterale, permettendo alla pianta di trovare in autonomia la strada verso la superficie.
La distanza tra i bulbi può variare in base alla specie considerata. Il consiglio che possiamo darti è quello di leggere le indicazioni presenti sulla confezione di acquisto oppure di rivolgerti a personale specializzato in grado di darti consigli mirati. Dopo la messa a dimora nel terreno, è tempo di annaffiare abbondantemente per favorire l’attecchimento.