Attenzione ai segnali di clorosi: come intervenire subito

Se sei un appassionato di giardinaggio avrai sicuramente sentito parlare di clorosi e potresti voler approfondire la questione acquisendo ulteriori utili informazioni. Se, invece, le piante e tutto ciò che le riguarda sono ancora un argomento da approfondire per te, questo articolo potrebbe darti qualche spunto utile da cui partire.

Clorosi: di cosa si tratta?

Tra le condizioni patologiche che possono colpire le piante, figura la clorosi. Cosa causa questo fenomeno? Come si manifesta? Come è possibile intervenire per cercare di ristabilire l’equilibrio dell’organismo vegetale e, di conseguenza, la sua salute? A queste e altre domande verrà man a mano risposto nel susseguirsi dei paragrafi.

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Le foglie delle piante sono verdi. Questa colorazione non è un caso: è la presenza di un pigmento, la clorofilla, a conferire a tali organi vegetali il caratteristico colore. Perché, quindi, a volte, si assiste ad ingiallimenti? Derivando il colore verde dalla presenza di clorofilla, l’ingiallimento potrebbe essere spiegato come una riduzione della presenza di questo importante pigmento.

In altre parole, clorofilla carente significa colorazione verde carente che, quindi, fa virare le foglie verso colorazioni giallastre. Nei casi estremi, le foglie possono addirittura assumere colorazioni biancastre: hai mai provato a far crescere una pianta al buio? Il bianco di fusti erbacei e foglie è il colore che vedresti se provassi a condurre questo semplice ma interessante esperimento.

Clorosi: le cause

Quali sono i motivi alla base per cui potrebbe verificarsi una carenza di clorofilla all’interno delle foglie di una determinata specie vegetale? Una delle risposte a questa domanda è già stata accennata: la crescita in condizioni di scarsa o nulla illuminazione. Ma non è tutto! Anche la carenza di nutrienti, macro e micronutrienti, potrebbe concorrere a creare questa condizione.

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Il ferro, infatti, sarebbe un elemento nutritivo essenziale per la produzione di clorofilla: una pianta carente in ferro è una pianta che non riesce a produrre sufficienti concentrazioni di tale pigmento. La carenza di ferro potrebbe essere dovuta a terreni impoveriti oppure, a terreni troppo alcalini, in cui le condizioni di pH non consentirebbero l’assorbimento di tale elemento a livello radicale.

Non solo il ferro sarebbe coinvolto nell’eventuale carenza di clorofilla: anche manganese, zolfo, azoto, magnesio e zinco, micronutrienti essenziali per la pianta, se non assorbiti in concentrazioni idonee, potrebbero condurre all’insorgenza di ingiallimenti fogliari. Anche in questo caso il pH del terreno giocherebbe un ruolo fondamentale: valori troppo bassi o troppo alti influenzerebbero la disponibilità dei vari nutrienti.

Clorosi: ancora alcune possibili cause

Oltre alle possibili motivazioni già trattate nei paragrafi precedenti, anche altre sono le cause che potrebbero condurre all’insorgenza di clorosi a livello delle foglie delle piante: pensa alle radici, ovvero agli organi delle specie vegetali che dimorano nel terreno e che sono deputate all’assorbimento di acqua e nutrienti.

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Nel caso in cui le radici siano state soggette a danni di vario tipo come l’attacco da parte di parassiti, il loro consumo da parte di animali che se ne nutrono o le lavorazioni antropiche e meccaniche del terreno, la loro funzionalità potrebbe risultare alterata, impedendo l’assorbimento dei nutrienti utili alla formazione della clorofilla.

Infine, ma non per importanza, non possiamo non citare le pratiche di concimazione non virtuose, ovvero sbilanciate a favore di alcuni nutrienti e, di conseguenza, a sfavore di altri. E’ proprio questo disequilibrio che potrebbe portare a delle alterazioni biochimiche che, in alcuni casi, potrebbe portare all’alterazione della capacità delle radici di assorbire alcuni dei nutrienti citati.

Clorosi: come intervenire

Quando si nota una condizione di ingiallimento delle foglie della nostra pianta, soprattutto nelle zone tra le nervature (che, in genere, per lo meno inizialmente, rimangono verdi), la loro caduta precoce e, ad esempio, una ridotta crescita vegetativa dell’intera pianta, allora la clorosi potrebbe essere in atto. Cosa fare?

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Prima di prendere qualsiasi decisione, sarebbe importante capire quale condizione sta creando la clorosi, in modo tale da agire in maniera mirata. Per far ciò è possibile farsi aiutare da personale esperto e specializzato. A questo punto, sarà possibile mettere in atto gli interventi specifici necessari. Ad esempio, la correzione dei pH del terreno.

Oppure, nel caso di clorosi ferrica, la fertilizzazione con prodotti ricchi in ferro. In altri casi, potrebbe essere necessario apportare micronutrienti vari in svariate concentrazioni mediante l’impiego di fertilizzanti appositamente formulati per lo scopo. Anche evitare irrigazioni eccessive o migliorare le capacità di drenaggio del suolo potrebbe essere utile.

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