Non piantare le zucchine troppo vicine: ecco cosa succede

Chi coltiva zucchine, anche solo per provare, prima o poi si imbatte nello stesso errore: metterle troppo vicine. Succede spesso per mancanza di spazio o per inesperienza. All’inizio sembra tutto a posto, anzi, le piantine crescono fitte e verdi. Ma col passare delle settimane iniziano a comparire problemi strani. Le foglie si sovrappongono, i frutti stentano e l’umidità resta intrappolata. Ed iniziano i guai.

Cosa succede se sono troppo vicine

Una delle prime cose che si notano è che le piante non crescono come dovrebbero. Non si allargano, sembrano fiacche. Le foglie più giovani diventano pallide, quelle vecchie si afflosciano. A volte la pianta si blocca del tutto, come se si arrendesse. Questo succede perché, stando troppo vicine, le zucchine si rubano spazio e nutrienti. Ogni pianta ha bisogno del suo spazio vitale per espandersi e svilupparsi bene.

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Un altro problema che compare presto è il marciume dei frutti. Le zucchine iniziano a formarsi, ma poi qualcosa va storto. La punta diventa molle, scura, e piano piano marcisce. Spesso si pensa a un’infezione, ma la causa sta tutta nella mancanza d’aria e nel contatto prolungato con un terreno umido. Se lo spazio tra le piante è stretto, l’umidità resta imprigionata e i frutti non asciugano mai del tutto.

Quando le piante sono troppo addossate, anche la produzione cala. A prima vista sembra che ci siano tante foglie, ma i fiori scarseggiano. E senza fiori, niente zucchine. Le piante stressate danno pochi fiori femminili, e spesso non c’è abbastanza spazio per le api o altri insetti impollinatori. Il risultato è un raccolto misero, anche se la vegetazione sembra abbondante.

Effetti collaterali della troppa vicinanza

Lo stress idrico è un altro effetto collaterale poco considerato. Quando troppe radici si attaccano nello stesso pezzetto di terra, è un po’ come trovarsi in troppi a bere dalla stessa bottiglia: non basta per tutti. Se poi il terreno è duro o fa fatica a drenare, l’acqua resta in superficie o si disperde male. Alla fine, ogni pianta prende un po’ qua e un po’ la, senza mai davvero dissetarsi.

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In uno spazio stretto, le foglie grandi delle zucchine trattengono l’umidità come una spugna. Se l’aria non gira, tutto resta bagnato per ore. Ed è lì che iniziano a spuntare i problemi: oidio, peronospora, macchie strane. Il fungo si diffonde in fretta, specialmente se piove spesso o se la pianta non ha modo di asciugarsi dopo l’irrigazione. Non sempre basta trattare con prodotti specifici: spesso è lo spazio insufficiente la causa principale.

Un altro effetto è la carenza di luce. Le zucchine hanno bisogno di sole pieno per almeno 6 ore al giorno. Quando le piante stanno troppo vicine, si fanno ombra da sole. Le foglie più in basso, senza luce, ingialliscono e cadono. Quelle in alto invece si allungano, cercando disperatamente un po’ di sole. Ma così la pianta si sbilancia, diventa fragile, e tutto il suo sforzo va alle foglie, non ai frutti. E alla fine le zucchine restano piccole o non crescono affatto.

L’importanza dell’aria

Oltre alla luce, anche l’aria fresca è fondamentale. Le foglie larghe delle zucchine creano una sorta di microclima tra le piante, che può diventare stagnante. In queste condizioni, batteri e muffe si moltiplicano facilmente. A lungo andare, l’ambiente diventa invivibile per la pianta stessa, che si ammala o smette di produrre. Un po’ d’aria in più farebbe la differenza.

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Chi coltiva zucchine per la prima volta spesso sottovaluta la dimensione finale delle piante. Da piccole sembrano gestibili, ma in poche settimane diventano enormi. Se non si calcola bene lo spazio, ci si ritrova con un groviglio di foglie e steli, difficile da gestire. Anche annaffiare o raccogliere i frutti diventa complicato. Serve lungimiranza fin dall’inizio.

Per evitare tutto questo basta pensarci prima. Una buona distanza aiuta più di qualsiasi trattamento. Meglio lasciare almeno 50-60 centimetri tra una zucchina e l’altra, e almeno 80-100 centimetri tra le file. Può sembrare tanto, ma serve davvero. Ogni pianta ha bisogno di spazio per le radici, per le foglie e per i frutti che si allargano a terra. Meglio una pianta sana che tre sofferenti.

Come disporre le piante

Anche il modo in cui si dispongono le piante fa la sua parte. Quando i filari sono ben distanziati, lavorare nell’orto diventa meno faticoso. Si riesce ad annaffiare senza calpestare tutto, togliere le erbacce senza impazzire, e soprattutto raccogliere le zucchine senza dover spostare mille foglie. Anche l’aria circola meglio tra le piante, così l’umidità se ne va prima e si evitano molte malattie inutili. Un impianto disordinato rende tutto più faticoso, anche il controllo delle malattie.

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La scelta del terreno conta molto. Se è troppo compatto tende a trattenere acqua, è più facile che le radici marciscano. Serve un terreno leggero, ben drenato, arricchito con compost. Anche una pacciamatura con paglia può aiutare a mantenere l’umidità senza esagerare. Un altro accorgimento utile è potare le foglie secche o troppo ingombranti. Senza esagerare, si possono togliere le foglie vecchie o rovinate alla base, soprattutto se sfiorano il terreno.

Infine, raccogliere le prime zucchine quando sono ancora piccole può essere una buona idea. Soprattutto se la pianta è giovane, i primi frutti spesso crescono male o si deformano. Lasciarli attaccati troppo a lungo può appesantire la pianta. Meglio toglierli presto: stimola la pianta a produrne altri, spesso più sani. Con un po’ di attenzione e spazio, le zucchine danno grandi soddisfazioni.

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