
Realizzare un orto in terrazzo non richiede grandi spazi né competenze particolari. Basta un po’ di pazienza, qualche vaso e l’idea chiara di cosa si vuole coltivare. Si può iniziare anche con poco: 2-3 piante aromatiche, una cassetta di insalata, magari qualche pomodoro. L’importante è partire, osservare cosa funziona e adattarsi. Ogni terrazzo ha le sue regole, anche se a prima vista sembrano tutti uguali.
Cosa occorre sapere
La posizione è una delle prime cose da valutare. Se il terrazzo prende sole per buona parte della giornata, la maggior parte degli ortaggi crescerà senza problemi. Se invece è più in ombra o orientato a nord, meglio puntare su piante meno esigenti come lattughe o erbe resistenti. Anche il vento va considerato: certi terrazzi, specie quelli ai piani alti, sono molto esposti e può servire una barriera.

Per i contenitori, non serve impazzire. Vanno bene i classici vasi in terracotta, ma anche cassette in plastica, secchi, forati o orti rialzati in legno. La cosa importante è che abbiano dei fori sul fondo per far scolare l’acqua. Qualcuno usa anche cassette della frutta rivestite all’interno. Queste vanno foderate con tessuto non tessuto per trattenere il terriccio.
La scelta delle piante dipende dallo spazio, dalla luce e dal tempo che si ha per curarle. Alcuni ortaggi come pomodori o melanzane richiedono cure regolari. Altri, come rucola o bietola, sono più indipendenti. Le piante aromatiche crescono bene in vaso e possono durare a lungo, anche per anni se protette in inverno. Basilico, prezzemolo e salvia sono ottimi per cominciare.
Terriccio, semina e irrigazione
Il terriccio fa una grossa differenza. Serve un terriccio specifico per orto, non quello per piante ornamentali. Deve essere ben drenante ma anche ricco. Si può mescolare con un po’ di compost stallatico secco. Anche la fibra di cocco aiuta a trattenere l’umidità senza appesantire. Inoltre bisogna riempire i vasi fino a un paio di dita dal bordo per non far uscire la terra innaffiando.

Piantare è la parte più piacevole punto si possono seminare direttamente certi ortaggi , oppure acquistare le piantine già pronte . in primavera , nei vivai , si trovano molte varietà appunto infilare le piantine nel terriccio , pressare leggermente attorno alla base e innaffiare subito dopo punto serve attenzione nei primi giorni : le radici devono attecchire bene punto troppa acqua può danneggiarle , ma anche troppo poche appunto
L’irrigazione va fatta con regolarità, ma senza esagerare. Meglio innaffiare la mattina presto o verso sera. L’acqua troppo fredda nelle ore calde può creare shock termici. Un trucco è infilare un dito nel terreno: se è asciutto nei primi 2 cm, si può bagnare. Ogni tanto va dato del concime, ma meglio usarne poco e spesso. I prodotti naturali funzionano bene e non inquinano.
Protezione dell’orto
Lo spazio in verticale è spesso poco sfruttato. Si possono appendere fioriere alle ringhiere, usare pallet come pareti coltivabili o scaffali per sistemare i vasi su più livelli. I rampicanti sono ideali per questo: pomodori, cetrioli, anche piselli occupano poco a terra ma si sviluppano in altezza. Serve solo qualcosa a cui si possano aggrappare: una rete, dei bastoncini, anche uno spago.

D’inverno , proteggere le piante è importante punto le gelate possono rovinare le radici . nei periodi più freddi , si possono coprire i vasi con tel in TNTO spostarli vicino ai muri di casa appunto anche una bottiglia tagliata a metà può fare da mini serra per le piantine più delicate . Delicate punto non tutte sopravvivono , ma molte aromatiche resistono bene se riparate . .
Gli insetti sono inevitabili , soprattutto in estate punto ma non serve usare prodotti aggressivi punto un infuso di aglio o di ortica , spruzzato sulle foglie , tiene lontani molti parassiti punto anche l’alcol diluito funziona su certi afidi . l’importante è controllare spesso : se una pianta ha le foglie rovinate , meglio agire subito punto più si interviene tardivirgola più è difficile salvare tutto punto
Il momento della raccolta
Raccogliere i frutti è una soddisfazione. Pomodori maturi, fragole, basilico fresco. Va fatto spesso, altrimenti la pianta smette di produrre. Alcune, come la rucola o la lattuga, si possono tagliare più volte. Altre vanno estirpate una volta finito il ciclo. I semi si possono conservare in sacchetti di carta, da usare nella stagione successiva. È un piccolo modo per chiudere il cerchio.

Coltivare in terrazzo cambia anche il modo di vedere certi gesti. Si diventa più attenti, si osserva di più. Si scopre che il sole delle 15 è diverso da quello del mattino. Che alcune piante sembrano tristi se spostate di lato. Che basta un giorno di vento forte per seccare il basilico. È una cura leggera, quotidiana. Ma insegna molto più di quanto sembri.
Non serve un progetto complesso. Si può iniziare con tre vasi e aggiungere piano piano. Il terrazzo diventa così un luogo vivo, che segue il ritmo delle stagioni. In primavera esplode, in estate si riempie, in autunno rallenta. E in inverno si riposa. Ogni anno è diverso: le piante crescono, cambiano le abitudini, si impara per tentativi. Ed è proprio questo il bello.