Come igienizzare il telecomando e gli oggetti che tocchi spesso

Igienizzare gli oggetti che si toccano spesso è un’abitudine che molti trascurano, anche se fa una grande differenza. Non si parla solo di pulizia, ma di eliminare germi e batteri che si accumulano ogni giorno. Il telecomando, ad esempio, passa di mano in mano, finisce sul divano, cade per terra. Eppure raramente viene pulito con attenzione, come se fosse invisibile allo sporco.

Come igienizzare il telecomando

La prima cosa da fare è una pulizia semplice, senza prodotti aggressivi. Un panno morbido inumidito con acqua tiepida e sapone di Marsiglia va più che bene. Non serve strofinare con forza, basta passare il panno su tutta la superficie, anche negli angoli meno accessibili. Se il telecomando ha delle fessure strette, può essere utile uno spazzolino morbido, di quelli da denti, usato a secco.

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Una volta tolta la polvere e lo sporco visibile, si passa alla disinfezione vera e propria. Qui entra in gioco l’alcol isopropilico, che è efficace ma va usato con cautela. Meglio versarne una piccola quantità su un panno, mai direttamente sull’oggetto. Le salviette disinfettanti sono un’alternativa comoda, soprattutto quando si ha poco tempo si vogliono evitare pasticci con i liquidi.

Per i pulsanti, che sono la parte più toccata e anche la più difficile da pulire, ci vuole un po’ di pazienza. Un cotton fioc imbevuto leggermente di alcool o di acqua calda può arrivare nei punti stretti. Si passa delicatamente attorno ai tasti, facendo attenzione a non lasciare fibre o a non premere troppo forte, per evitare danni ai meccanismi interni.

Altri oggetti da igienizzare

Non c’è solo il telecomando. Altri oggetti che tocchiamo ogni giorno senza pensarci sono le maniglie delle porte, gli interruttori della luce, i telefoni, le tastiere del computer. Anche questi andrebbero puliti con regolarità. Non serve una disinfezione quotidiana, ma una volta a settimana è un buon compromesso per mantenere un ambiente più sicuro.

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Il tavolo della cucina, ad esempio, è un punto critico. Si mangia, si appoggiano borse, chiavi, confezioni. Anche se sembra pulito, i batteri si depositano facilmente. Un panno umido con sapone delicato, seguito da un passaggio con un prodotto disinfettante, basta a tenerlo in ordine. Importante anche lasciare asciugare bene tutto, per evitare ristagni.

Una precauzione spesso trascurata riguarda la quantità di liquido usata. È facile esagerare, specie con gli spray. In realtà, basta molto poco. E soprattutto, gli oggetti elettronici non devono mai essere inzuppati. L’umidità può infiltrarsi e causare danni. Meglio sempre inumidire il panno, non il dispositivo e passare alla pulizia.

Che prodotti usare

C’è chi usa prodotti molto forti, pensando che siano più efficaci. Ma non sempre è la scelta migliore. Alcuni detersivi contengono sostanze che possono rovinare le superfici o lasciare residui. Il rischio è che, lungo andare, le plastiche si opacizzino o si screpolino. Anche il semplice alcol e va dosato con attenzione.

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Quando si parla di alcol isopropilico, vale la pena ricordare che non tutti ce l’hanno in casa. In alternativa, anche le salviette disinfettanti vanno bene, purché non siano troppo profumate o piene di additivi. L’importante è leggere l’etichetta: devono contenere almeno il 70% di alcool. Altrimenti servono più per profumare che per igienizzare.

Una pulizia efficace parte sempre da una certa regolarità. Non ha senso disinfettare tutto in un giorno e poi dimenticarsene per settimane. Il trucco è inserire questi gesti nella routine. Magari una sera si pulisce il telecomando, un’altra volta la tastiera, poi il cellulare. Non serve fare tutto insieme. L’importante è non trascurare del tutto.

Piccole attenzioni e rimedi casalinghi

A volte, più che i prodotti giusti, serve un po’ di attenzione in più. Ad esempio, lavarsi le mani prima di toccare gli oggetti è già un primo passo. Anche usare una piccola tovaglietta sul tavolo dove si appoggiano le chiavi o il telefono può aiutare a contenere loro sporco. Non sono grandi accorgimenti, ma riducono il bisogno di disinfettare ogni giorno.

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Ci sono persone che usano rimedi casalinghi, tipo aceto o bicarbonato. Sono utili per alcune superfici, ma non sono disinfettanti. Puliscono, ma non uccidono virus o batteri. È bene non confondere le due cose. Per igienizzare serve qualcosa di più specifico, meglio se con base alcolica o a base di cloro per superficie resistenti. Infine, una volta terminata la pulizia, si dovrebbe lasciare asciugare bene tutto prima di riutilizzare. Anche se sembra una banalità, toccare un oggetto ancora umido può vanificare la disinfezione.

Infine, prendersi cura degli oggetti che usiamo ogni giorno non richiede molto tempo. Serve solo un po’ di costanza e l’uso corretto dei prodotti. Meglio pochi strumenti ma buoni, e una mano leggera. A lungo andare, questi gesti diventano automatici, quasi come lavarsi i denti. E aiutano a mantenere uno spazio più sano, senza diventare ossessivi.

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